martedì 9 luglio 2013

Vivere in un nulla

Eratostene nacque a Cirene, all‘incirca nel 275 a.C. Filosofo, matematico, storico della scienza e filologo, anzi, inventore della filologia. Nel 246 fu chiamato da Tolomeo III Evergete, re d’Egitto, a dirigere la Biblioteca di Alessandria. Eratostene sosteneva che non fosse umanamente giusto dividere gli uomini tra  Greci e barbari. In quanto vi erano barbari di “alta civiltà” e Greci pessimi. Eratostene misurò la sfericità della terra, la distanza della terra dal sole … 2250 anni fa, circa!
Galileo sosteneva che il libro della natura era scritto in termini matematici, 400 anni fa, circa.
In effetti, oggi sappiamo che quando noi diciamo di vedere un sasso, in realtà diamo nome di sasso ad “uno spazio vuoto di onde fluttuanti di meccanica quantistica, governate da sofisticate equazioni” .

E quando ascoltiamo parlare, a scelta, un leghista, un pentastelluto, un pdellista od un pdista … o uno dei tanti politologi televisivi, in realtà cosa ascoltiamo? Veniamo da uno straordinario, incredibile, passato di immense intelligenze e facciamo di tutto per seppellirlo ed ignorarlo, accontentandoci di vivere in un nulla, talmente nulla che ci sembra un assoluto niente.

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