Quando
nostalgia fa giuste rime
Ascoltando
la lettura dei giornali del 14 agosto, a proposito della scoperta che su muri
vicini a Sant’Anna di Stazzema erano stati disegnati dei simboli nazisti, ho
sentito che l’autore di queste memorie veniva, in qualche caso, tacciato di
“squilibrio mentale”. E che questo squilibrio potrebbe essere frutto di “nostalgia”.
Mi
dico: ma le masse plaudenti che, nei filmati di settanta/ ottanta anni fa,
vediamo esaltate dalle follie di “ adolfo hitler” e dei capitalisti tedeschi
che lo sostenevano, cos’erano? Manifestazioni di intelligenza collettiva? Oppure
erano terrificanti evidenze di assoluta idiozia collettiva!? Di sfruttamento di
povertà intellettuali di interi popoli? Si può essere nostalgici per quella
idiozia collettiva che ha causato nel mondo milioni di morti?
Il
Comune di Milano si sta opponendo all’iniziativa di “nazisti italiani” che
chiamano a raccolta, a Milano, tutti i “nazisti europei”. Viviamo per nostra
libera scelta, e per fortuna, in democrazia. La deportazione di massa nel
deserto del Sahara non è possibile .. e poi, persino i cammelli. non sarebbero
d’accordo. Mi piacerebbe che le Istituzioni europee prendessero atto di questi
fenomeni, scendendo alle radici di queste manifestazioni di cretineria, libere
di esprimersi, come la società debba sentirsi in dovere di curarne le più
maleodoranti croste, per rendere più coscienti gli uomini della loro umanità. Ma non parliamo
più di nostalgia! Si tratta solo e purtroppo di idiozia.
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