Dicono le cronache che il nostro è un paese
corrotto. Anzi, è uno dei paesi così corrotti che gli investitori, che sono di
altri paesi, evitano di portare qui i loro soldi. Ho scritto la parola paese con la “p” minuscola. Tutto
il mondo, dicono i saggi, è paese. Per l’appunto. Il che si traduce, puntando
il dito verso il paese di cui sopra si condanna sia lo stato delle cose che una
società la quale non riesce a condurre la propria esistenza se non corrompendo
e cercando scappatoie per sfuggire a leggi, regolamenti, etc etc. Una
situazione letteralmente esecrabile per un paese come il nostro. Che continuo a
scrivere minuscolo. Come il nostro, dove sono state inventate le leggi, gli
ordinamenti civili, gli eserciti, le religioni, dove le democrazie hanno
cancellato governi resi tali per volere divino. In alcuni casi cancellando lo
stesso Dio. Qui, praticamente in questo paese, è stato inventato tutto e già
che ci si era è anche stato inventato il contrario di tutto. Uomini che hanno
reso schiavi altri uomini. Uomini che hanno dato libertà ad altri uomini.
Uomini che hanno indicato la loro razza dalla pallida pelle come superiore ad
altre, per poi rendersi conto che non era vero. Che hanno martirizzato la parte
migliore di loro, le donne, per poi rendersi conto che proprio le donne erano
di molto, ma di molto, migliori dei maschi. Un paese dove l’onestà è stata
inventata per dare modo agli onesti di criticare chi non lo era, vista
l’inutilità produttiva degli onesti stessi. Dove la virtù è stata posta sugli
altari perché, dopo essere stata vilipesa, fosse debitamente santificata. Un
paese che è innamorato disperatamente della propria natura, a cui dedica poesie
e musiche, per distruggerlo sistematicamente! Un paese che ha scoperto da
sempre tutti i perché ed i per come. Usando inizialmente linguaggi leggibili da
chiunque e proprio per questo è stato reso impossibile a tutti il leggerne:
tempo dopo, i linguaggi si sono raffinati, e divenuti scientifici, sono ora
compresi da pochi, il resto di tutti continua a navigare nei boschi della
propria ignoranza. In pratica, in questo nostro paese non si muove foglia che
chi corrompe non voglia! Ma di che paese sto mai parlando?
Del nostro, stupendo, meraviglioso ed incantato
paese che è il nostro Mondo, la nostra Terra. Questo assurdo sasso dove la
serena felicità dei suoi abitanti è costantemente messa nell’ impossibilità di
realizzarsi, perché gli umani non vogliono essere felici!
Poi, mi sveglio in un alba radiosa e lo trovo
stupefacente, questo nostro Paese.
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