Certamente qualcuno ha vinto e qualcuno ha perso.
Elezioni politiche europee 2014. Già, siamo nel 2014 e, ciononostante in alcuni
paesi europei, si sono affermati partiti politici della destra più estrema. In
Grecia, per esempio. C’è da dire che la madre della democrazia non è insolita a
generare mostriciattoli, anche se a differenza di ciò che erano soliti fare gli spartani, non
li butta nella spazzatura. Così nella Austria felix ed addirittura in Germania,
un indicibile partito neo nazista manda un deputato al Parlamento Europeo. Uno poteva credere che il vaso fosse già stato colmato e dimenticato, invece non è così! C’è
ancora qualcuno che non si vergogna.
Qualcuno poi ha vinto!
Ma io vorrei riflettere su chi veramente ha perso
in queste elezioni.
A mio avviso abbiamo perso qualcosa come 200
milioni di voti in Europa! Mica pochi! Cioè, c’è stata circa la metà di coloro
che soffrono o usufruiscono delle leggi europee, che non votano né per questo
o per quello. Praticamente vivono in Europa, viaggiano da un Paese all’altro
con un solo documento d’identità, possono avere gli stessi diritti di
assistenza, la stessa moneta e quant’altro, a loro insaputa. Scaiola docet!
Vediamo, secondo me, di chi è la colpa di tale insipienza. Intanto è di loro
stessi, uno per uno. Ma secondo me la vera straordinaria colpa è dell’Europa
stessa! Questa non ha saputo, e forse
nemmeno voluto, “colloquiare” con tutti gli europei, nel loro insieme e con ognuno di loro.
Non gli sono certamente mancati i mezzi. Quello che
le è mancato è un progetto politico di comunicazione. Oddio, fosse solo per la
mancanza di un progetto di comunicazione … Prendiamo una carenza colossale: l’assoluta
mancanza di progetto per una politica estera. L’Europa, a differenza della
Cina, degli Stati Uniti, dell’India e già che ci siamo persino della Repubblica
di San Marino, secondo me, non da segno di esistenza. Se c’è stato un disegno
politico di tal fatta non se n’è accorto nessuno. Tanto meno i nostri due
marinai in India, ma nemmeno abbiamo visto effetti d’intervento in altre mille
occasioni che non fossero un bell'aiuto alle banche o quelle di aiutare gli USA ad esportare la loro
democrazia. Certo, mi si può dire che l’Europa è intervenuta per ordinarci la
misura massima dei fagiolini o il diametro dei piselli, sani interventi in
agricoltura, determinanti per abolire la fame nel mondo. Ma per educare ad
essere europei 400 milioni di cittadini europei, cosa ha fatto? Oltre che a
mettergli in tasca lo stesso tipo di moneta? Cosa che tra l’altro, nemmeno
tutti ne hanno capito i benefici, anche in considerazione che la relativa
speculazione ha avuto molte e disastrose fioriture, con qualsiasi temperatura.
Detto questo, che dimostra la mia completa
impreparazione, confesso di aver ricevuto dai candidati italiani alle elezioni
europee una quantità indicibile d’informazioni su quanto, una volta eletti,
avrebbero lavorato per un’Europa in cui i 400 milioni di abitanti fossero
orgogliosi della loro democrazia. Veramente indicibili! Secondo me, l’unico
elenco delle cose da fare l’ho lette nel programma di Tsipras. Un greco, meno
male!
Gli urlatori ed i sussurratori nostrani non mi pare
abbiano brillato, in questo senso. Tant’è che tutti, eccetto uno, hanno di poco
sollevato al testa dalla loro abituale aridità d’idee.
Non m’è morta la speranza! Un figlio di mio figlio
ha tre anni. E’ probabile che tra una ventina d’anni, da adesso, le cose cambino,
Ci vorrà tempo, anche se rigurgiti di un passato, sempre più lontano ma non per
questo meno doloroso, creano sempre angosciosi nodi alla gola.
Nessun commento:
Posta un commento