martedì 16 settembre 2014

Un morto al giorno.



Sinceramente potrebbero fare di più! Sono in tanti ed hanno, dicono, una cinquantina di ostaggi. Questo centellinare  sgozzamenti a giorni alterni non fa di loro dei perfetti carnefici, ma solo degli artigiani maldestri della morte. Non hanno nemmeno imparato da un loro ex dittatore che gasava interi villaggi, né dal grande loro predecessore, quel mezzo tedesco con baffetti, che  avvelenava i propri nemici a migliaia in apposite e scientifiche camere a gas. Sono dei parvenu del terrore che abbisognano di vestirsi da vendicatori con uno pseudo alone giustificativo religioso. Predicando parole terribilmente intrise nel sangue! Oltretutto sono mele marce. Frutti scaduti, andati a male tra quei radi tentativi di liberazione che ogni popolo ha il diritto di esprimere. Non liberano niente e nessuno. E' indubbio il loro obbiettivo: scatenare una gigantesca guerra contro di loro. Chi ha di queste idee è sempre convinto che vincerà. In effetti, alla fine, perdono sempre. Ma per loro la storia è frutto del demonio! E per di più annunciano come virtù islamica la loro assurda misogenia. In realtà hanno una straordinaria paura delle donne. Ne conoscono la forza e armi alla mano le violentano e le vendono ad altri impotenti come loro, facendone uno squallido mercato. Dal greco mu/iseo- odio e gunè-donna. Odiano le donne, dimostrando così platealmente la loro impaurita sudditanza alla parte più bella del genere umano. Sarà perché nello stesso modo, odiano l’arte, pensando che con questo operare l’uomo voglia eguagliare, se non superare, l’opera di Dio. L’altro aspetto della loro manifesta idiozia sta nel rinnegare, imitando punto per punto, quanto l’uomo occidentale ha fatto e fa per impadronirsi del massimo delle ricchezze altrui. George Orwell aveva visto giusto! Parlandoci, storicamente fuori dai denti, si tratta di una massa di idioti antimoderni che si muovono in nome di una spasmodica cupidigia di potere, alimentati da fazioni fanatiche di altri Stati viciniori che intravedono nelle loro feroci manovre una possibilità diversa di tornaconto economico. Potremmo anche stirarli definitivamente usando il ferro di feroci ed indiscriminati bombardamenti, ma risolveremo poco se non tagliamo alle loro spalle coloro che alimentano i loro conti correnti, coloro che vendono loro armamenti. Sempre che questo non comporti, per gli occidentali, lo spararsi sui piedi! Fa tenerezza, ammettiamolo, ascoltare parole accorate che invitano alla pace, pronunciate, forse, con sincera umanità, senza ricordarsi che quel pulpito ha, anch’esso, una storia talmente feroce da immaginarla incredibile alla luce dell’oggi!  Se ne uscirà patteggiando. Chi oggi uccide sarà ucciso in nome di futuri accomodamenti. La storia si ripeterà con una sua tristissima scadenza, senza come al solito, ridare vita a chi miseramente nel frattempo l’abbia persa.
“ Ascolto con terrore coloro che guidano uomini,  che negli uomini non credono” Era presso a poco il pensiero tragico di Walt Whitman.

















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