Quando io ero piccino si usava questa parola per
indicare un qualcuno che lo fosse di
comprendonio.
Sempre in quella epoca c’erano quelli di menta.
A volte lo diventava il pane.
Se battevo la testa da qualche parte, trovavo
sempre qualcuno che mi chiedeva, sorridendo, se il muro, lo scalino o qualcosa
d’altro in cui mi fossi imbattuto, era duro.
Nella adolescenza mi divinizzava la frequenza con
cui per un nonnulla mi diventava duro.
Partita di tennis femminile a Pechino. Una
austriaca contro una danese … il suo rovescio è stato molto duro!
Oggi, duro, lo può essere la qualunque: un
atteggiamento, una risposta, una critica, un politico, un bombardamento, una
immagine, un rovescio al tennis … praticamente il termine duro sostituisce
qualsiasi altro termine esplicativo. Duro lo è chiunque e la qualunque.
Sarcastico, ironico, lucido, veritiero, sferzante, sicuro di sé, tattico, ben giocato, maleducato, pungente,
tagliente … oggi tutto è duro! Siamo tornati a quand’ero piccino!
Crisi
Dal latino “crisis” e poi dal greco “krinein” =
separare, cambiare sia in bene che in male. Non dico mai che sono in crisi, se sto bene, se mi sono
innamorato, se ho vinto al superenalotto venti milioni di euro … lo dico quando
sto male, quando è passato troppo tempo dall’ultimo innamoramento e soprattutto
se non vinco mai al superenalotto. Dalla stessa radice della parola “critica”.
In questo caso “krinein” si traduce con criticare, giudicare. Oramai la parola
critica indica una negatività, il giudizio, quasi, mai. Parole a senso doppio
sono diventate a senso unico.
Sport
Dall’inglese sport: forma aferetica dell’antico
disport. In italiano si direbbe “diporto”. Per i TG Rai e non Rai, se dici
sport dici “calcio”.
Nessuna notizia sul campionato mondiale di
ginnastica ritmica femminile. Tranne un servizio su Raisport1, dove due
ciarlieri commentatori ciaccolano del più e del meno, impedendo l’ascolto delle
note al cui ritmo le ginnaste si muovono. Ragazzine che si allenano per tempi
infiniti, per esibirsi con altrettanta graziosa abilità, confrontandosi tra di
loro, davanti ad un pubblico attento e ben educato. Quasi o del tutto
gratuitamente. L’informazione strombazza ai quattro venti che un calciante trentottenne, multi milionario,
ha tirato un pallone dentro una rete.
Stupro
Origine incerta del termine. Significato
certissimo: costringere con violenza ad un atto carnale un essere umano. Ma non
per tutti. Per alcuni c’è stupro e stupro. Anzi stuprino e stupretto, Se la
vittima non si difende abbastanza, se la vittima non urla a squarciagola, se la
vittima si è vestita come diavolo ha voluto ed ha avuto un comportamento provocatorio.
Insomma se, se l’era voluta, la idiozia dello stupratore non causa una colpa
grave. Anche l’idiozia di chi lo giudica non costituisce colpa grave. Chi
invece l’avesse subita, si porta questa storia addosso per tutta la vita.
Arrivederci
Un saluto gentile che presuppone il piacere di un
vederci di nuovo. Detto al telefono non ha il minimo senso. Per ora. Anche la
voce automatica di un casello autostradale mi dice arrivederci. Gli sarò
piaciuto!
Arileggermi!
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