Autobiografia
Appartengo
ad un èlite di viventi il cui numero è in rapido aumento, quello
degli ultra ottantenni. Osservo, annoto, ed infine esprimo giudizi,
sulla base di quello che secondo me potrebbe essere l'obiettivo
dell'umanità : il perseguire la ricerca della verità sulla vita,
vale a dire, conoscenza è felicità! Non sono minimamente d'accordo
con chi ha invitato ed invita a "non giudicare". Trovo
che sia un sistema diabolico che tende ad attribuire ad altri la
facoltà di pensare. Politicamente sarei un socialista se sapessi
cos'è il socialismo ed una volta scoperto riuscissi a querelare
tutti coloro che si sono nascosti e si nascondono dietro a questo
termine, e ne hanno abusato a danno di intere generazioni. Non
appartengo a nessuna fede religiosa, pur essendo un curioso lettore
di storia delle religioni: considero la religione come un settore
della storia del pensiero dell'uomo. Il resto è pessima
amministrazione del potere, il peggiore dei poteri, quello che
costringe l'uomo ad allontanarsi da coscienza e conoscenza. Amo la
natura. L'unica, come parte di un intero universo dotata di anima.
Sorrido ad alcune scelte sulla identità della natura, mentre odio
profondamente, cercando tuttavia di scoprire l'origine di questo mio
sentimento, tutto ciò che va sotto il termine razzismo, ivi compreso
il differenziare i generi sessuali. Massima libertà di scelta e di
essere. Da parte mia tutta la mia ammirazione al mondo femminile. Se
ci fosse un altare della vita vi porrei questa parte della umanità,
se non altro per la sua intrinseca bellezza! Generai tre figli
meravigliosi, non da solo ma con l'aiuto indispensabile della loro
mamma, dalla quale mi divise una buona quantità di punti di vista.
"Ci" restammo amici. Lei si risposò, io mi accompagnai
compiendo i nostri primi felici quarant'anni! I miei tre figli ...ma
come mai ho dei figli così vecchi?! In compenso si sono
splendidamente riprodotti! Non possiedo nulla a cui dia valore tranne
i libri. Ne ho quasi tremila, diconsi tre mila. Tra questi alcuni
antichi, a cui tengo moltissimo. Visti, desiderati, trattati,
comprati ...ad una fiera di Cherasco ben 12 volumetti, tutto il
teatro di Voltaire, edito nel 1801 da Pierre e Firmin Didot. Lo
stesso editore che in quegli anni riesumò Montaigne! Mi piace la
carta antica, quella dei libri del cinquecento! Ne ho uno! Diversi
tra il sei ed il settecento! In realtà credo che il tempo non passi
mai. L'unica cosa che passa siamo noi, con il vantaggio che alcuni di
noi riescono a lasciare tracce di se. La traccia che sto lasciando è
quella dei miei figli. Oltre alla presunzione di credermi uno
scrittore. Va bene, fino ad adesso ho pubblicato un decina di
titoli. Come ogni bravo scrittore non faccio altro che parlare di me
stesso, in ogni salsa possibile!
Sento
dire che il problema della nuove generazione sono le vecchie: durano
troppo. La media della vita si è allungata. Un successo dei sistemi
di vita, della tutela alla salute, etc. etc. Tra le cose che
m'infastidiscono ci sono le classificazioni, quasi sempre,
discriminatorie. Una per tutte la terza età ... e poi la quarta. E'
in uso una terminologia nefasta: la rottamazione. La metto a
confronto con quelle aziende al cui interno ci sono gli uffici delle
"risorse umane". Come se un umano fosse una risorsa ...come
il carbone o il petrolio! Pericolose idiozie!Uno che ha vissuto un
buon numero di anni può essere ed essere utile a chi di anni ne ha
meno e, sulla base solo di questo, abbia deciso di "cambiare il
mondo" ...cosa che abbiamo pensato di fare tutti, senza
riuscirci ...forse perché non abbiamo ascoltato chi aveva già
tentato di farlo, ovviamente senza riuscirci completando i propri
progetti.
A
condizione che il cervello non sia deperito molto prima di tutto il
resto e che sia sempre sveglio al mattino presto, i "cosiddetti
vecchi", che siano in grado dimostrare di averci capito
qualcosa, andrebbero ascoltati. Nel mio caso, potessi decidere
qualcosa, darei la precedenza alla salute del territorio su cui
viviamo; poi, ma non in ordine di tempo, alla salute di tutti i
cittadini in ugual misura; togliendo ogni privilegio che creasse
disparità di potenziali di vita; creerei scuole di libero accesso a
tutti coloro che non partecipano alla creazione della democrazia,
invitando chi invoca disparità a partecipare attivamente....salvo
patentarli come cretini!
Posso
continuare con un elenco lungo diversi metri e finirei con l'indicare
come un umano giunto al traguardo per entrare nella succitata èlite
sia particolarmente incorruttibile! Mi escluderei da questa ultima
descrizione di incorruttibilità dato che sarei assolutamente
corruttibile se, essendo al potere, mi venisse in aiuto una
splendida, elegantemente poco vestita fanciulla, appena più che
ventenne, cosparsa del mio profumo preferito, lo Shalimar, e mi
sorridesse con inenarrabile affetto!!! Il paradiso può attendere,
docet!
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