martedì 2 agosto 2016

I cinesi vengono da un altra galassia!


Leggendo e rileggendo gli antichi testi della filosofia cinese mi venne in mente di immaginare che chi avesse pensato e poi praticato e quindi riassunto in un unico testo le riflessioni sulla saggezza e la conoscenza degli antichi cinesi, come nel Tao Té ching - più meno redatto nel 400 a.C. avrebbe dovuto essere testimone di una straordinaria immensa tragedia. Ad esempio l'approdo sulla terra provenendo da chissà dove. Vi sono scritti dei pensieri talmente profondi e rivoluzionari che nonostante le traduzioni e le interpretazioni colpiscono per la loro incredibile verità. Tutto questo messo in rapporto a ciò che è accaduto nel mondo nei secoli successivi. Le interpretazioni sagge che accompagnano ad esempio questo testo, nella ed. Utet, 'Testi Taostici' sono indirizzate sempre in chiave filosofico, religioso e mistico. Nel primo libro del Chuang tzu, primo capitolo si legge:
"...esseri sovrannaturali hanno carne liscia come ghiaccio e pelle come la neve, sono gentili e riservati come vergini. Non mangiano i cinque cereali, ma aspirano il vento e bevono la rugiada. Montando le nubi e i vapori e guidando i draghi volanti vagano al di là dei quattro mari. Concentrando i loro poteri sovrannaturali fanno si che le creature sfuggano a malanni e pestilenze e che le messi maturino ogni anno."

Mito, fantasia, ricordo....

Nel maggio del 1949 C.G.Jung presenta una sua versione del più "misterioso" ( e del più sballottato) dei testi taoisti cinesi 'Il libro dei mutamenti- I King'. A questa presentazione segue quella, datata 1923, del sinologo e traduttore Richard Wilhem.
Al di là di ogni interpretazione, la lettura di una lettera del gesuita Matteo Ricci (1552-1610) che raccontava la scoperta di questo libro e ne descriveva i 64 esagrammi, fece venire in mente a Gottfried Leibniz,( 1647-1716) l'esistenza del calcolo binario. Io ho sempre pensato che i 64 esagrammi de I King fossero stati pensati come linguaggio adatto ad un particolare computer, da noi ancora da inventare. Linguaggio utilizzabile per scoprire il "de rerum natura". Il perché delle cose.

James Watson, lo scopritore del DNA, scrive (pag.26 de ' Il DNA e il segreto della vita' (La biblioteca di Repubblica):
"Un paio di mesi dopo Crick insieme a Sidney Brenner realizzò un elegante esperimento genetico che dimostrava come i gruppi base che codificano per un amminoacido ( Gli amminoacidi sono le unità costitutive delle proteine) hanno tre elementi: non qualche volta due e qualche volta tre, ma sempre gruppi di tre. Se i tipi base sono quattro e un gruppo ne ospita tre, esistono 4x4x4= 64 combinazioni diverse."
Forse aveva ragione Frytioff Capra ad indagare nella più antica saggezza cinese!

I nostri computer funzionano grazie a Leibniz.
64 bit possono codificare 18.446.744.073.709.551.616 informazioni. 


64 esagrammi. 64 combinazioni, 64 byte: per questo, secondo me i cinesi vengono da un'altra galassia!I cinesi vengono da un altra galassia!

Leggendo e rileggendo gli antichi testi della filosofia cinese mi venne in mente di immaginare che chi avesse pensato e poi praticato e quindi riassunto in un unico testo le riflessioni sulla saggezza e la conoscenza degli antichi cinesi, come nel Tao Té ching - più meno redatto nel 400 a.C. avrebbe dovuto essere testimone di una straordinaria immensa tragedia. Ad esempio l'approdo sulla terra provenendo da chissà dove. Vi sono scritti dei pensieri talmente profondi e rivoluzionari che nonostante le traduzioni e le interpretazioni colpiscono per la loro incredibile verità. Tutto questo messo in rapporto a ciò che è accaduto nel mondo nei secoli successivi. Le interpretazioni sagge che accompagnano ad esempio questo testo, nella ed. Utet, 'Testi Taostici' sono indirizzate sempre in chiave filosofico, religioso e mistico. Nel primo libro del Chuang tzu, primo capitolo si legge:
"...esseri sovrannaturali hanno carne liscia come ghiaccio e pelle come la neve, sono gentili e riservati come vergini. Non mangiano i cinque cereali, ma aspirano il vento e bevono la rugiada. Montando le nubi e i vapori e guidando i draghi volanti vagano al di là dei quattro mari. Concentrando i loro poteri sovrannaturali fanno si che le creature sfuggano a malanni e pestilenze e che le messi maturino ogni anno."

Mito, fantasia, ricordo....

Nel maggio del 1949 C.G.Jung presenta una sua versione del più "misterioso" ( e del più sballottato) dei testi taoisti cinesi 'Il libro dei mutamenti- I King'. A questa presentazione segue quella, datata 1923, del sinologo e traduttore Richard Wilhem.
Al di là di ogni interpretazione, la lettura di una lettera del gesuita Matteo Ricci (1552-1610) che raccontava la scoperta di questo libro e ne descriveva i 64 esagrammi, fece venire in mente a Gottfried Leibniz,( 1647-1716) l'esistenza del calcolo binario. Io ho sempre pensato che i 64 esagrammi de I King fossero stati pensati come linguaggio adatto ad un particolare computer, da noi ancora da inventare. Linguaggio utilizzabile per scoprire il "de rerum natura". Il perché delle cose.

James Watson, lo scopritore del DNA, scrive (pag.26 de ' Il DNA e il segreto della vita' (La biblioteca di Repubblica):
"Un paio di mesi dopo Crick insieme a Sidney Brenner realizzò un elegante esperimento genetico che dimostrava come i gruppi base che codificano per un amminoacido ( Gli amminoacidi sono le unità costitutive delle proteine) hanno tre elementi: non qualche volta due e qualche volta tre, ma sempre gruppi di tre. Se i tipi base sono quattro e un gruppo ne ospita tre, esistono 4x4x4= 64 combinazioni diverse."
Forse aveva ragione Frytioff Capra ad indagare nella più antica saggezza cinese!

I nostri computer funzionano grazie a Leibniz.
64 bit possono codificare 18.446.744.073.709.551.616 informazioni. 

64 esagrammi. 64 combinazioni, 64 byte: per questo, secondo me i cinesi vengono da un'altra galassia!

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