Leggendo
e rileggendo gli antichi testi della filosofia cinese mi venne in
mente di immaginare che chi avesse pensato e poi praticato e quindi
riassunto in un unico testo le riflessioni sulla saggezza e la
conoscenza degli antichi cinesi, come nel Tao Té ching - più meno
redatto nel 400 a.C. avrebbe dovuto essere testimone di una
straordinaria immensa tragedia. Ad esempio l'approdo sulla terra
provenendo da chissà dove. Vi sono scritti dei pensieri talmente
profondi e rivoluzionari che nonostante le traduzioni e le
interpretazioni colpiscono per la loro incredibile verità. Tutto
questo messo in rapporto a ciò che è accaduto nel mondo nei secoli
successivi. Le interpretazioni sagge che accompagnano ad esempio
questo testo, nella ed. Utet, 'Testi Taostici' sono indirizzate
sempre in chiave filosofico, religioso e mistico. Nel primo libro del
Chuang tzu, primo capitolo si legge:
"...esseri
sovrannaturali hanno carne liscia come ghiaccio e pelle come la neve,
sono gentili e riservati come vergini. Non mangiano i cinque cereali,
ma aspirano il vento e bevono la rugiada. Montando le nubi e i vapori
e guidando i draghi volanti vagano al di là dei quattro mari.
Concentrando i loro poteri sovrannaturali fanno si che le creature
sfuggano a malanni e pestilenze e che le messi maturino ogni anno."
Mito,
fantasia, ricordo....
Nel
maggio del 1949 C.G.Jung presenta una sua versione del più
"misterioso" ( e del più sballottato) dei testi taoisti
cinesi 'Il libro dei mutamenti- I King'. A questa presentazione segue
quella, datata 1923, del sinologo e traduttore Richard Wilhem.
Al
di là di ogni interpretazione, la lettura di una lettera del gesuita
Matteo Ricci (1552-1610) che raccontava la scoperta di questo libro e
ne descriveva i 64 esagrammi, fece venire in mente a Gottfried
Leibniz,( 1647-1716) l'esistenza del calcolo binario. Io ho sempre
pensato che i 64 esagrammi de I King fossero stati pensati come
linguaggio adatto ad un particolare computer, da noi ancora da
inventare. Linguaggio utilizzabile per scoprire il "de rerum
natura". Il perché delle cose.
James
Watson, lo scopritore del DNA, scrive (pag.26 de ' Il DNA e il
segreto della vita' (La biblioteca di Repubblica):
"Un
paio di mesi dopo Crick insieme a Sidney Brenner realizzò un
elegante esperimento genetico che dimostrava come i gruppi base che
codificano per un amminoacido
( Gli
amminoacidi sono le unità costitutive delle proteine)
hanno tre elementi: non qualche volta due e qualche volta tre, ma
sempre gruppi di tre. Se i tipi base sono quattro e un gruppo ne
ospita tre, esistono 4x4x4= 64 combinazioni diverse."
Forse
aveva ragione Frytioff Capra ad indagare nella più antica saggezza
cinese!
I
nostri computer funzionano grazie a Leibniz.
64
bit possono codificare 18.446.744.073.709.551.616 informazioni.
64
esagrammi. 64 combinazioni,
64 byte: per questo,
secondo me
i cinesi vengono da un'altra galassia!I
cinesi vengono da un altra galassia!
Leggendo
e rileggendo gli antichi testi della filosofia cinese mi venne in
mente di immaginare che chi avesse pensato e poi praticato e quindi
riassunto in un unico testo le riflessioni sulla saggezza e la
conoscenza degli antichi cinesi, come nel Tao Té ching - più meno
redatto nel 400 a.C. avrebbe dovuto essere testimone di una
straordinaria immensa tragedia. Ad esempio l'approdo sulla terra
provenendo da chissà dove. Vi sono scritti dei pensieri talmente
profondi e rivoluzionari che nonostante le traduzioni e le
interpretazioni colpiscono per la loro incredibile verità. Tutto
questo messo in rapporto a ciò che è accaduto nel mondo nei secoli
successivi. Le interpretazioni sagge che accompagnano ad esempio
questo testo, nella ed. Utet, 'Testi Taostici' sono indirizzate
sempre in chiave filosofico, religioso e mistico. Nel primo libro del
Chuang tzu, primo capitolo si legge:
"...esseri
sovrannaturali hanno carne liscia come ghiaccio e pelle come la neve,
sono gentili e riservati come vergini. Non mangiano i cinque cereali,
ma aspirano il vento e bevono la rugiada. Montando le nubi e i vapori
e guidando i draghi volanti vagano al di là dei quattro mari.
Concentrando i loro poteri sovrannaturali fanno si che le creature
sfuggano a malanni e pestilenze e che le messi maturino ogni anno."
Mito,
fantasia, ricordo....
Nel
maggio del 1949 C.G.Jung presenta una sua versione del più
"misterioso" ( e del più sballottato) dei testi taoisti
cinesi 'Il libro dei mutamenti- I King'. A questa presentazione segue
quella, datata 1923, del sinologo e traduttore Richard Wilhem.
Al
di là di ogni interpretazione, la lettura di una lettera del gesuita
Matteo Ricci (1552-1610) che raccontava la scoperta di questo libro e
ne descriveva i 64 esagrammi, fece venire in mente a Gottfried
Leibniz,( 1647-1716) l'esistenza del calcolo binario. Io ho sempre
pensato che i 64 esagrammi de I King fossero stati pensati come
linguaggio adatto ad un particolare computer, da noi ancora da
inventare. Linguaggio utilizzabile per scoprire il "de rerum
natura". Il perché delle cose.
James
Watson, lo scopritore del DNA, scrive (pag.26 de ' Il DNA e il
segreto della vita' (La biblioteca di Repubblica):
"Un
paio di mesi dopo Crick insieme a Sidney Brenner realizzò un
elegante esperimento genetico che dimostrava come i gruppi base che
codificano per un amminoacido
( Gli
amminoacidi sono le unità costitutive delle proteine)
hanno tre elementi: non qualche volta due e qualche volta tre, ma
sempre gruppi di tre. Se i tipi base sono quattro e un gruppo ne
ospita tre, esistono 4x4x4= 64 combinazioni diverse."
Forse
aveva ragione Frytioff Capra ad indagare nella più antica saggezza
cinese!
I
nostri computer funzionano grazie a Leibniz.
64
bit possono codificare 18.446.744.073.709.551.616 informazioni.
64
esagrammi. 64 combinazioni,
64 byte: per questo,
secondo me
i cinesi vengono da un'altra galassia!
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